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Riccardo Corsi

L’OCEANO NELLA SCATOLA DI FIAMMIFERI

  • Collana Farfalle

  • 2021, pp. 168

  • isbn: 979-12-80475-00-8

  • € 10,00

Se nei romanzi l’immaginazione ritrova i suoi luoghi, come un giardino incolto che cresce accanto ai ruderi di una casa abbandonata, nei racconti la brevità del cammino impone una via diversa. Leggendoli si arriva sempre sul ciglio di un burrone, non importa quanti fiori ci siano sul sentiero. L’Oceano nella scatola di fiammiferi è un catalogo delle passioni e miserie umane. I personaggi reali e immaginari sono tipi psicologici, mondati raccontandoli, dalla brama di possesso, dal narcisismo, dalla vanità.

L’Oceano nella scatola di fiammiferi è una discesa in un istante-spazio che si spalanca, lasciando presagire il vuoto dietro ogni cominciamento. Santità di questo nulla che va riconosciuto e custodito in sé ma non per idolatrarlo. Nel mondo di oggi non ci sono imperdonabili, siamo tutti fin troppo perdonabili. Crudeltà che divora il male dicendolo. Come ci ricorda un poeta in esergo: «È grazie alla crudeltà che le cose si coagulano, si formano i piani del creato. Il bene è sempre sulla faccia esterna, ma la faccia interna è male. Un male che alla lunga finirà per essere domato, ma solo nel supremo istante in cui tutto ciò che fu forma sarà prossimo a ripiombare nel caos».

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