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Federigo Tozzi

Fonti

  • Collana Bestie

  • 2017, pp. 48

  • isbn: 978-88-942531-1-5

  • € 10,00

Passato come un lampo nel cielo del Primo Novecento italiano, Tozzi resta a tutt’oggi indecifrabile. Affine, secondo Gianfranco Contini, agli espressionisti tedeschi delle arti figurative e filmiche, ma vicino ai primitivi toscani nello stile «il mondo gli si frange in laceranti schegge impressionistiche, crudamente giustapposte». Di Federigo Tozzi riproponiamo qui un testo da tempo introvabile, di rara e crudele bellezza, Fonti. La ricerca di un dialogo ininterrotto tra l’anima e il paesaggio-anima si mostra in queste pagine in tutta la sua urgenza, scaturisce come una fonte. Violenza della parola che deve suscitare un risveglio nell’animo di chi la incontra. Violenza di una natura che chiede di essere pensata dentro l’umano, al limite dell’indicibile, come una dimora abbandonata, nell’ansia febbrile dei nostri giorni, nell’esilio che ci siamo autoimposti, per continuare a vivere. Dentro il segreto inascoltato di una parola da opporre all’incolore inerte prosa odierna. Alla disperata ricerca di un’interezza impossibile agli occhi, eppure così vicina.
«Le cose si amano soltanto quando si ricongiungono con le loro immagini sognate».

Rassegna stampa

Federigo Tozzi